Stamattina osservavo una scena buffa: due persone si sono probabilmente riviste dopo un po’ di tempo ed è iniziato uno strano balletto tra una che aveva un evidente slancio verso l’abbraccio e l’altra che altrettanto evidentemente lo temeva. Non riuscivo a sentirne il dialogo ma la comunicazione non verbale era molto chiara.
Sono cresciuta nel Sud Italia dove ci si bacia e abbraccia molto molto spesso; ho imparato nei miei anni in USA che esistono altre culture in cui l’intimità del contatto fisico spaventa ed è quasi un tabù (eppure la California è uno degli stati più caldi!!); ora vivo in Lombardia che mi sembra la giusta via di mezzo.
L’abbraccio è un atto straordinario, un bisogno profondo di ogni essere umano ed una concreta espressione d’amore.
Quanto spesso abbracciamo i nostri cari? Quanto spesso ci lasciamo abbracciare? E da chi? E come viviamo quei pochi secondi avvolti da braccia altrui?
Quando eravamo piccoli abbiamo avuto bisogno di abbracci tanto quanto il nutrimento fisico e direi che anche oggi alla soglia dei 40 sento spesso il bisogno di sentirmi abbracciata quasi per sancire le varie emozioni che provo: tenerezza, tristezza, allegria, sorpresa.
Mi auguro di non dover vedere più tristi balletti come quello di stamattina e vi auguro il piacere di sciogliervi in un abbraccio affettuoso e profondo! E se in dubbio, chiedete e vi sarà dato!